L’importanza del coaching…
Oggi si parla tantissimo di coaching, un’attività che negli ultimi anni è sicuramente cresciuta notevolmente. Ma, nonostante sia diventato “di moda” parlarne, quanti di voi sanno veramente in che cosa consista? Quali sono le differenze tra il tradizionale e l’unconventional coaching?
Prima di tutto è fondamentale entrare nel merito del ruolo svolto dal coach, un professionista che, con metodi che possono essere diversi, ti accompagna in un percorso di crescita personale e/o professionale.
Qualunque sia la motivazione che può spingerci a decidere di affrontare un percorso di coaching, è importante capire a quale tipo di professionista affidarsi. La scelta del coach è sicuramente una delle decisioni più importanti da prendere, e può influire notevolmente sul buon esito del percorso.
Il coach deve essere una persona di cui fidarsi e soprattutto a cui dobbiamo affidare noi stessi, i nostri desideri di cambiamento e i nostri obiettivi. Il lavoro poi sarà nostro, ma è fondamentale che il coach che abbiamo scelto, ci faccia sentire a nostro agio.
Perchè scegliere l’unconventional coaching?
Per quanto riguarda me, la scelta è stata anche legata alla metodologia, infatti ho scelto di seguire un percorso di “Unconventional Coaching”. Vi chiederete in cosa sia diverso, ma prima di spiegarlo, credo sia importante chiarire meglio come funziona il coaching tradizionale. Si parte da un punto A per raggiungere un punto B, si tratta di un lavoro su una linea orizzontale finalizzato al raggiungimento di obiettivi, che avviene grazie a un percorso che ti porta a focalizzarti soprattutto sul risultato.
L’unconventional coaching lavora in modo verticale e ti fa focalizzare prima di tutto sulla tua persona e la tua unicità, per poi identificare i tuoi obiettivi e la strada da seguire per raggiungerli.
Il coach ti accompagna in un percorso tuo, senza importi i propri schemi, ma aiutandoti a trovare e definire i tuoi. L’unconventional coaching è utilissimo per semplificare e ottimizzare il tempo di manager e imprenditori. Oggi sono sempre più i sovraccarichi di operatività che non riescono a delegare, in modo che possano impiegare meglio le ore a disposizione nella giornata lavorativa, per sviluppare ulteriormente il proprio business.
Quanto è utile il tempo per te stesso?
Questa domanda mi ha spinto a iniziare a lavorare su me stesso, seguendo questo metodo, per poi portarlo all’interno del mio settore di competenza. Il metodo che io propongo è l’Unconventional Coaching Alberghiero. Una modalità operativa che deriva prima di tutto dal lavoro sulla persona, poi, da uno step successivo dedicato alla valorizzazione dell’unicità della struttura turistica, per identificare prima gli obiettivi e poi la direzione corretta per raggiungerli in breve tempo. La naturale conseguenza è avere più tempo per se stessi.
Oggi viviamo con l’urgenza di dover fare tutto in fretta, spesso non riuscendo a dare il massimo. Questo può farci sentire inadeguati, ci fa percepire il disagio di non dare il meglio in ogni occasione. Lo so perché è capitato anche a me e mi sono sentito così, quindi, adesso che ho fatto il mio percorso e sviluppato i miei metodi operativi, sento il desiderio di condividerli con voi.
Se siete curiosi e vi va di approfondire alcuni argomenti, o semplicemente avete delle domande sulla mia attività o sul mio metodo, scrivetemi o (inserire mail di contatto o link al form di contatto del sito)
Sarò felice di dedicarvi il mio tempo
AG | Coach alberghiero