Come ho scritto unconventional coaching alberghiero

Ti racconto come sono arrivato a scrivere il libro: “Unconventional coaching alberghiero”

Era il 2013, lavoravo come Direttore in una struttura alberghiera. La proprietà mi chiedeva sempre di più, ma dal mio punto di vista avevo già adottato tutte le strategie necessarie per incrementare i profitti.

Nonostante fossi focalizzato sulle persone e concentrato sul profitto, avevo l’impressione che mancasse sempre qualcosa. Avevo bisogno della guida esterna di un esperto che mi potesse accompagnare verso la direzione giusta. Ho trovato la mia direzione grazie al coaching.

Proprio in quel periodo stavo facendo un percorso, nel quale ho trovato un approccio diverso, illuminante! Ho affinato la tecnica, ho studiato e ho iniziato a sperimentarlo anche nel mio lavoro. I risultati sono arrivati e ho capito quanto sarebbe stato utile portarlo nel mio settore, per aiutare tanti altri Direttori e imprenditori alberghieri a fare un check sulla propria situazione.

Ho capito quanto, nonostante i ritmi frenetici del lavoro, fosse importante fermarsi, fare una fotografia della situazione attuale e tracciare una rotta in grado di mostrare il raggiungimento degli obiettivi. Questo mi ha spinto a creare un coaching non convenzionale e “di settore”: qualcosa di innovativo che piano piano si è tradotto in risultati positivi per il business. Sentivo davvero il bisogno di raccontarlo.

Da lì è nata in me l’idea di scrivere un libro. Ho buttato giù tutto ciò che mi era accaduto, che avevo dentro e che secondo me testimoniasse al meglio quello che era stato il mio percorso.

Ecco fatto!

Per me il libro era finito. In realtà mi sono reso conto che quello era solo l’inizio, ma non avevo ancora idea di quanto sarebbe stata lunga la strada.

Ho fatto leggere la bozza del libro a diverse persone, cercando feedback e consigli. Devo dire che non è stata una passeggiata: mi sono sentito dire che era molto autoreferenziale e mi sono sentito fare critiche sul modo in cui era scritto. Tutto questo mi ha fatto riflettere, però mi mancava ancora qualcosa per trovare la direzione che volevo.

Ho pensato di rivolgermi a qualcuno che revisionasse quanto avevo scritto, ma il risultato non era cambiato poi così tanto, perché la revisione rimaneva superficiale, meramente “di forma”. E intanto il tempo passava. Io però sentivo l’esigenza di proporre il mio lavoro e di confrontarmi anche con il mondo delle case editrici, un mondo che non conoscevo e con cui non avevo contatti, quindi mi sono proposto compilando form online per proporre il mio libro e ho inviato tante email.

Chi di voi si è trovato nella mia stessa situazione sa bene di cosa parlo e sa quanto possa essere grande la delusione quando si riceve un rifiuto o peggio ancora, quando non si riceve neanche lo straccio di una risposta. Ci sono stati momenti in cui ho addirittura pensato al self publishing, perché volevo concludere, dare un senso a quello che avevo fatto e in qualche modo vederlo finito, metterci un punto!

La svolta!

Non volevo mollare e quindi ho deciso di chiedere un ulteriore consiglio sul libro alla persona con cui avevo iniziato un percorso di unconventional coaching. Serena Galletti, una professionista del marketing che sentivo in linea con il mio approccio lavorativo e che poi si è dimostrata la persona giusta per aiutarmi in questo percorso.

Con lei il progetto del libro ha preso una nuova direzione nella quale mi ritrovavo di più, anche se seguire questa strada diversa avrebbe significato, modifiche, rivoluzioni e riscritture.

Abbiamo lavorato molto soprattutto alla struttura del libro, confrontandoci su ogni singolo argomento e sviluppandolo. Abbiamo scritto e ri-scritto, sconvolto la scaletta dei capitoli più volte, fino ad arrivare a quella struttura che rappresentasse nel modo migliore la mia esperienza, il mio metodo di Unconventional coaching alberghiero, ma che soprattutto lo rendesse fruibile ai lettori, per iniziare, anche da soli, a metterlo in pratica.

Anche questo lavoro, nel quale non ho mai smesso di confrontarmi e di mettermi in discussione, ha avuto i suoi momenti di sconforto, come è normale che sia. Sono quei momenti che non vorresti raccontare, che fai fatica ad ammettere a te stesso, nei quali non vedi ancora il risultato e non sai neanche se lo otterrai. Beh, quelli sono esattamente i momenti in cui ho trovato utilissimo fermarmi, applicare il mio metodo e ritrovare il focus di cui avevo bisogno. Per poi riuscire ad ottenere davvero il risultato che volevo.

Una casa editrice per “Unconventional coaching alberghiero”

Tutto questo percorso è stato fondamentale e utilissimo per me, anche perché mi ha dimostrato quanto le cose potessero cambiare anche nel momento in cui mi trovavo a proporre il frutto dei miei sforzi. Da numerosi rifiuti e non risposte, improvvisamente mi sono trovato a dover scegliere con quale casa editrice pubblicare, perché ne avevo a disposizione ben tre, che avevano manifestato il loro interesse ed erano pronte ad offrirmi un contratto editoriale.

Ho scelto quella che ritenevo “la più giusta”, non solo per la sua autorevolezza e serietà, ma anche per il “target” di lettori a cui mi volevo rivolgere: Dario Flaccovio Editore, in particolare la collana Web Book.

Sono stati necessari ulteriori tempi “tecnici” prima di arrivare all’uscita del libro, ma adesso manca solo una settimana e non potrei essere più felice e più orgoglioso di essere arrivato a questo risultato. So che potrà sembrare esagerato, ma emotivamente ci sono stati tanti momenti “no”.

A chi di voi volesse affrontare un percorso simile, voglio dare pochi consigli:

  • – Cerca di avere sempre chiara la tua direzione e i tuoi obiettivi
  • – Anche le emozioni negative fanno parte del pacchetto
  • – Non mollare nei momenti in cui ti senti perso/a
  • – Metti in conto invidie, gelosie e critiche più o meno costruttive
  • – Confrontati sempre con le persone di cui ti fidi
  • – Cerca di non lavorare sempre da solo
  • – Cerca sempre stimoli costruttivi per procedere al meglio
  • – Gratificati e sii felice quando ottieni un risultato positivo

Dal mio punto di vista la direzione era chiara. Volevo che la mia esperienza sul campo fosse di aiuto, volevo dare un supporto al settore alberghiero, che fosse innovativo e che avesse a cuore le persone. Volevo comunicare quale fosse la mia arte di accogliere e come ero arrivato a ottenere risultati, rendendo felici i clienti. Spero davvero di esserci riuscito con questo libro e spero che lo leggerete!

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Buona lettura!

AG | Coach