Il turismo Italiano è morto?

Strategie e azioni da mettere in campo per un’evoluzione necessaria.

Il turismo italiano sta vivendo una situazione di emergenza, tutto è fermo e le nostre attività sono momentaneamente chiuse. Il virus Covid-19 ci sta mettendo tutti in pericolo. In questo momento puoi essere l’uomo più ricco del mondo o il più povero, ma il problema è lo stesso: sopravvivere! Le restrizioni che ci hanno imposto sono per proteggerci il più possibile. Ecco perché restare a casa è una nostra responsabilità non solo verso noi stessi, ma anche verso le altre persone.

A livello economico i danni sono ingenti, ma quello che sta succedendo adesso è un azzeramento totale di tutto. Capisco bene chi è molto preoccupato, ma la storia ci insegna che da sempre è la natura a dettare le regole e quando superiamo certi limiti, trova sempre il modo di farci ritornare con i piedi per terra.

A mio parere, questo periodo di “stop forzato” deve servire proprio a questo: a farci tornare con i piedi per terra!

Come possiamo fare?

Intanto dobbiamo sfruttare questa preziosa opportunità di avere più tempo, per focalizzarci su noi stessi, per riflettere su chi siamo veramente. Dobbiamo ritrovarci e valorizzarci prima come persone. È un dovere che abbiamo, prima di tutto verso noi stessi, ma soprattutto nei confronti dei nostri cari, dei nostri colleghi, di tutte le persone con cui abbiamo un rapporto.

Il coaching mi aiuta sempre a fare questo percorso di crescita, in ogni situazione che la vita mi mette di fronte.

Parto da me, poi passo ai rapporti con gli altri e poi…al resto.

Il settore turistico, nel tempo, è diventato un’industria con flussi di persone incontrollati che invadono le nostre città, senza poter godere pienamente del nostro territorio e delle sue bellezze. Noi per primi, dobbiamo ammetterlo, non sempre siamo stati bravi a valorizzare il nostro patrimonio artistico e naturalistico. Abbiamo “campato di rendita”, perché l’appeal del nostro paese è sempre stato enorme in tutto il mondo e abbiamo pensato per troppo tempo che questo bastasse. Beh! Non bastava prima e ancora meno basterà dopo questa crisi!

Adesso che tutte le attività turistiche sono chiuse, abbiamo la sensazione che davvero il turismo italiano sia morto. Magari è congelato, a causa di questa emergenza, ma rischierà di morire se non cogliamo questa occasione per ripensare davvero al valore immenso che abbiamo sempre avuto in mano, che abbiamo sfruttato, ma nel senso negativo del termine.

Quindi credo davvero che quello che sta succedendo ci debba aprire gli occhi sulle meraviglie del nostro paese, proprio perché in questo periodo non possiamo goderne neanche noi che di solito le abitiamo, a volte senza nemmeno rendercene conto.

Perché normalmente è scontato, ma adesso?

Adesso vediamo il panorama dalle nostre finestre e l’interno delle nostre case.

Certo, abbiamo il web e la TV. Ma non abbiamo più un reale contatto con la natura, con i luoghi in cui di solito ci muoviamo liberamente. Non parlo solo delle città che abitiamo, ma anche di tutte le località in cui abbiamo sempre viaggiato senza preoccuparci di non poterlo più fare!

Abbiamo tutto: storia, cultura, arte, cibo, moda, natura, mare, montagna e collina. Siamo il paese che per conformazione ha il primato in specie vegetali rispetto all’intero pianeta. Abbiamo un microclima che ci permette di coltivare la maggior parte delle tipologie di prodotti.

Ma la mia domanda è: dopo questo STOP saremo finalmente pronti a DARE IL GIUSTO VALORE a tutto questo?

Dobbiamo letteralmente fare un “reset” e preparare per noi e per le nostre famiglie un futuro migliore.

Continuo a sentire gente che scrive sui social che non vede l’ora di ripartire, ma in che modo?

Questa è la domanda più importante che dovete farvi. Dovete capire che il momento di pianificare strategie e nuove azioni non sarà domani, ma è ORA!

Dobbiamo ripartire dalle basi dell’accoglienza, per valorizzare il turista e non considerarlo solo un numero. Non si tratta solo di revenue. Dobbiamo dedicarci alle persone, con il tempo necessario per fargli apprezzare il valore del nostro hotel, delle attrazioni vicine, dei luoghi in cui ci troviamo e di tutte le opportunità che offrono.

Dobbiamo imparare ad essere i maestri dell’accoglienza, a far sentire le persone importanti, benvolute e uniche.

Come?

Facendogli vivere un’esperienza indimenticabile.

Credo che l’Italia abbia un enorme vantaggio: un tessuto imprenditoriale turistico formato da tante imprese familiari, che in passato hanno fatto la storia del turismo italiano, ma che troppo spesso non hanno dato il giusto spazio alle nuove generazioni, all’innovazione tecnologica, a nuove forme di turismo più dinamiche ed eco-sostenibili.

Questo è il momento di farlo: unire le basi della nostra cultura e il valore della nostra storia e tradizione ad un’offerta innovativa che rispetti la qualità/prezzo, adatta alla ripresa che tutti vogliamo così fortemente, ma che dobbiamo essere noi a rendere possibile!

Siamo italiani, viviamo nel miglior paese del mondo e ne siamo orgogliosi. Abbiamo tutto, ma in questo momento ci sembra di non avere più niente. Siamo preoccupati per i risvolti economici di questa crisi mondiale e ne abbiamo tutte le ragioni, ma abbiamo il dovere di essere positivi e fiduciosi nelle capacità che abbiamo per ripartire alla grande.

Cosa dobbiamo fare allora per ripartire ed essere vincenti?

Due cose:

  1. Parti da te stesso e lavora per migliorarti: le tue attitudini, il tuo staff, la tua offerta e la tua struttura.
  2. Ritrova e comunica il valore del tuo territorio, delle sue bellezze, dell’arte e della storia.

Solo così riusciremo progressivamente non solo a riprendere l’importante ruolo che l’Italia ha sempre avuto nel mondo, grazie all’unicità del turismo italiano, ma anche a fare davvero un salto di qualità, valorizzando, come tanti altri paesi fanno, ogni attrazione, ogni tipicità e ogni parte del nostro meraviglioso paese.

AG | Coach

(Fonte video Oliver Astrologo)