Questo 2021 è un anno davvero particolare per l’hotellerie. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare quello che è accaduto, ma quando la realtà supera la fantasia, cosa possiamo fare?
1. Cercare di capire cosa sta succedendo
2. Adattarsi al cambiamento nei limiti necessari alla sopravvivenza
3. Studiare una strategia per contrastare gli effetti negativi che questo cambiamento può avere sul nostro business
4. Agire nel modo più utile alla nostra situazione
Il settore dell’Hotellerie purtroppo è stato uno dei più colpiti in assoluto e anche uno di quelli meno aiutati.
Il settore non è solo fatto da chi possiede o gestisce una struttura ricettiva come un albergo, ma anche da tanti altri business che hanno sempre collaborato con le strutture per realizzare eventi, corsi di formazione, meeting aziendali, o semplicemente per pianificare viaggi di lavoro, viaggi premio, incentive o team building.
E poi c’è il turismo, con un indotto pazzesco che dall’estero, con la chiusura delle frontiere e l’impossibilità di viaggiare, è venuto a mancare nel nostro paese e nei bilanci di tutti gli Hotel, degli agriturismi, dei B&B, delle aziende turistiche del nostro territorio, di tutti coloro che operano nella ristorazione, nello spettacolo, inclusi tour operator, agenzie turistiche, guide e altri professionisti del settore.
E le soluzioni?
1. Il Digitale: la principale soluzione è stata offerta dall’opportunità di sfruttare le tecnologie per spostare Online tutto il possibile, ma per gli hotel ovviamente non è stata un’opportunità. Per chi come me lavora molto anche con l’organizzazione di eventi di formazione per grandi numeri, il ridimensionamento è stato necessario e importante, ma non ha sempre risolto la situazione, tantomeno le esigenze dei miei clienti.
2. Il Delivery: per la ristorazione, i bar, e i produttori locali del settore del food c’è stata l’opportunità dell’asporto e della consegna a domicilio.
3. Il tempo: usare il tempo di stop forzato della propria attività in modo utile. In alcuni periodi e/o zone, sono state imposte chiusure obbligatorie di alcune tipologie di attività del nostro settore. Questo stop però è stato visto e vissuto in modi diversi da tanti imprenditori: c’è chi l’ha sfruttato per fare migliorie alla propria attività, per implementare servizi diversi che prima non erano previsti, come la consegna a domicilio nel caso di molti ristoranti, ma c’è anche chi è rimasto fermo, non a scopo riflessivo o dedicandosi allo studio di nuove strategie, ma semplicemente fermo, in modo improduttivo.
4. Strategie per il futuro: cosa ci ha insegnato questa crisi? Che non possiamo permetterci di avere una sola strada per il nostro business. Dobbiamo essere sempre in grado di diversificare, di reinventarci e di implementare nuove strategie o nuove linee di business. Questa pandemia ci ha offerto un’importante occasione per dedicarci anche a nuovi progetti di business.
Riflessioni:
Un anno così difficile, così insolito e così incerto come è stato il 2021, la mia riflessione va in questa direzione: non c’è bisogno di aspettare un evento traumatico come una pandemia mondiale per decidere di fermarti, riflettere, ripensare il tuo modello di business, valorizzando la tua unicità ed aprendoti alle nuove idee.
Se non sai da dove iniziare, ti consiglio di partire dal mio libro, “unconventional coaching alberghiero”, che è uscito subito prima della pandemia, rappresentando un nuovo approccio per il mondo dell’hotellerie, diventato oggi di grande attualità.
AG | Coach